Mangiare Fegato o No? Sì, Perché È Il Re dei Supercibi
La credenza che il fegato animale dovrebbe essere evitato è piuttosto diffusa. Tuttavia, cosa dice la ricerca scientifica a riguardo?
Frequentemente, se interrogati su quale sia l’alimento più nutriente, le persone tendono a citare frutta e verdura, spesso di tipo esotico o provenienti da regioni remote come l’Amazzonia. Nonostante la frutta e la verdura siano indubbiamente fonti significative di vitamine e minerali, queste non raggiungono i livelli nutrizionali offerti da molti cibi di origine animale, in particolar modo il fegato, identificato nel settore nutrizionale come un “superfood” [1].
Allora, quali sono i benefici del consumo di fegato? Fondamentalmente, è uno degli alimenti più nutrienti a disposizione, con una densità di nutrienti superiore, grammo per grammo, a qualsiasi altro cibo [2].
Il consumo di fegato fornisce i seguenti benefici:
- È una fonte eccellente di proteine di alta qualità.
- Fornisce la più alta concentrazione naturale di vitamina A e ferro.
- Contiene un’abbondanza di vitamine del gruppo B.
- È una delle migliori fonti di acido folico.
- Ha un’alta concentrazione di rame, zinco e cromo.
- Contiene CoQ10, un nutriente importante per la salute cardiovascolare [3].
- È una delle migliori fonti di vitamina D, particolarmente il fegato di pollo [4].
- È una buona fonte di purine, composti azotati che fungono da precursori per il DNA e l’RNA [5].
Un confronto tra il profilo nutrizionale di 100g di mele, carote, carne rossa e fegato dimostra come quest’ultimo sia un concentrato di nutrienti. De facto, le frattaglie sono da 10 a 100 volte più nutrienti rispetto alle carni muscolari corrispondenti. Tuttavia, la frutta e la verdura sono ricche di fibre, fitonutrienti, flavonoidi e polifenoli, componenti non presenti in alti livelli in carni e frattaglie. Pertanto, una dieta sana ed equilibrata dovrebbe comprendere una varietà di alimenti.
Nella tradizione culinaria mediterranea, così come in molte altre tradizioni del mondo, il consumo di fegato ha un posto di rilievo. Nonostante l’opinione comune che il fegato immagazzini tossine dannose per la salute, la biochimica rivela che il fegato agisce più come un biotrasformatore piuttosto che un filtro, in grado di neutralizzare e non immagazzinare le tossine [6]. Le tossine che il corpo non può eliminare tendono ad accumularsi nei tessuti adiposi e nel sistema nervoso, non nel fegato. Al contrario, il fegato immagazzina nutrienti importanti, come le vitamine A, D, E, K, B12, acido folico e minerali come rame e ferro, fornendo al corpo gli strumenti necessari per i meccanismi di disintossicazione.
Ricordiamo, però, l’importanza di consumare carne e organi di animali che sono stati allevati al pascolo per garantire la qualità nutrizionale e il benessere animale.
Fonti Scientifiche:
- Raper, N. R., Cronin, F. J., & Exler, J. (1992). Omega-3 fatty acid content of the US food supply. Journal of the American College of Nutrition, 11(3), 304-308.
- Price, W. A. (1939). Nutrition and physical degeneration. New Canaan, CT: Keats.
- Bentinger, M., Brismar, K., & Dallner, G. (2007). The antioxidant role of coenzyme Q. Mitochondrion, 7, S41-S50.
- Bouillon, R., Carmeliet, G., Verlinden, L., van Etten, E., Verstuyf, A., Luderer, H. F., … & Demay, M. B. (2008). Vitamin D and human health: lessons from vitamin D receptor null mice. Endocrine reviews, 29(6), 726-776.
- Czubak, K., Lewandowska, H., Klonowska, A., Roszkowski, K., Kowalewski, J., Figlerowicz, M. & Jarmolowski, A. (2015). High copy number variation of cancer-related microRNA genes and frequent amplification of DICER1 and DROSHA in lung cancer. Oncotarget, 6(27), 23399.
- Hodges, R. E., & Minich, D. M. (2015). Modulation of metabolic detoxification pathways using foods and food-derived components: a scientific review with clinical application. Journal of nutrition and metabolism, 2015.
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