Antibiotici per SIBO convenzionali e naturali: ecco cosa devi sapere

Come spiegato nel primo articolo di questa serie, la Sovracrescita Batterica dell’Intestino Tenue (SIBO) è una condizione complessa e sconcertante che colpisce l’intestino tenue. La presenza eccessiva di batteri nell’intestino può causare vari sintomi spiacevoli, inclusi gonfiore, diarrea e malnutrizione[1]. Sebbene gli antibiotici siano una soluzione comune, possono non essere la scelta migliore.

Antibiotici per SIBO: un trattamento innecessario e dannoso

Poiché il problema è legato a un eccesso di microbi, il primo approccio è quello di controllarne la crescita attraverso gli antibiotici. Questi composti sono costituiti da sostanze in grado di inibire la crescita di altri microrganismi e per questo motivo sono utilizzati per gestire infezioni. L’uso di antibiotici convenzionali come la Rifaximina è una pratica comune nel trattamento della SIBO [3]. Questi farmaci possono uccidere o inibire la crescita di batteri eccessivi nell’intestino tenue.

Gli antibiotici sono noti all’uomo da molto tempo attraverso la natura, infatti, molte piante produconoantibiotici per SIBO delle sostanze capaci di ridurre la crescita di microbi. Questo fatto non stupisce se si considera che le piante, a differenza degli animali, non possiedono armi di difesa contro i predatori: per questo la natura le ha dotate di vere e proprie armi tossiche. Ogni pianta ha dovuto adattarsi a habitat diversi per cui la loro evoluzione ha portato alla produzione di moltissime sostanze diverse. L’uomo ha iniziato a produrre artificialmente questi medicinali imitando la natura e, grazie agli enormi sviluppi in campo scientifico, oggi sono disponibili numerosi antibiotici.

Usare gli antibiotici per SIBO è un intervento spesso utilizzato, ma dall’altro risulta un paradosso, poiché l’uso di questi medicinali è tra le prime cause della SIBO. I microbi nel nostro intestino sono di tanti tipi e il loro equilibrio è molto complesso, sono fondamentali per moltissime funzioni sia digestive che protettive e per il corretto funzionamento è necessaria una simbiosi perfetta tra uomo e microbiota intestinale. La complessità di questo vero e proprio ecosistema rende l’uso degli antibiotici una scelta errata in quanto si danneggia ulteriormente l’equilibrio intestinale a discapito di una possibile riduzione sintomatica. Per queste ragioni, la scelta dell’antibiotico non è consigliabile in quanto la SIBO non è un’infezione.

Antibiotici per SIBO convenzionali

Il primo antibiotico usato in medicina è la penicillina, la cui scoperta nel 1929 valse il Nobel al suo scopritore, Alexander Fleming. Da quel momento in poi la ricerca e la produzione di antibiotici sono continuate ininterrottamente, contribuendo alla cura di moltissime malattie infettive quali tifo e tubercolosi. Gli antibiotici di sintesi, a differenza di quelli naturali, sono un’unica sostanza isolata e, benché ne esistano diversi per combattere specifiche infezioni, non sono selettivi. Questo significa che non sono in grado di distinguere tra microbi “buoni” e microbi “cattivi”, quindi oltre a aggredire i microbi che non vogliamo, fanno esattamente lo stesso con quelli essenziali. Per questo motivo una delle cause d’insorgenza della SIBO è l’uso di antibiotici che oggi in Italia vengono prescritti troppo facilmente, non solo mangiare alimenti proveniente da allevamenti intensivi, prodotti del mare d’allevamento e agricoltura industriale è come mangiare antibiotici a colazione, pranzo e cena. 

Gli antibiotici per la SIBO convenzionali maggiormente utilizzati sono la Rifaximina (il generico è Normix) e la Neomicina (in Italia non esiste). Questi antibiotici sono non-assorbibili, nel senso che non sono assorbiti dal flusso sanguigno e rimangono invece nell’intestino tenue e non altrove. Un altro antibiotico, usato meno di frequente, è il Metronidazolo che, a differenza degli altri, arriva nel flusso sanguigno e circola nel corpo alterando quindi il microbiota negativamente.

I modi di assunzione variano in base alla gravità della SIBO e spesso un solo ciclo di antibiotico non è sufficiente oppure può essere necessario assumere più di un antibiotico. Il protocollo quindi varierà secondo i casi, ma in nessun modo tali antibiotici risolveranno la SIBO perchè come già spiegato non è un’infezione.

Tuttavia, l’uso di antibiotici convenzionali presenta vari problemi:

  1. Non Selettività: Non riescono a distinguere tra batteri buoni e cattivi [4]
  2. Resistenza agli Antibiotici: Può portare alla resistenza batterica[5]
  3. Effetti Collaterali: Può causare effetti collaterali gravi[6]
  4. Inefficacia a Lungo Termine: Non risolvono la causa sottostante[7]

Antibiotici per SIBO naturali

Prima ancora che si sapesse cosa fossero i batteri, l’uomo ha sfruttato le proprietà antibiotiche naturali delle piante per curarsi. Basti pensare all’aglio, da sempre utilizzato per le sue proprietà antibatteriche che oggi sappiamo essere associate all’allicina, una molecola che si forma quando viene tagliato l’aglio, e ad altre decine di composti.

Gli antibiotici per SIBO naturali che vengono prescritti sono generalmente fitoterapici di vario tipo. Rispetto agli antibiotici tradizionali, quelli a base di erbe sono molto meno studiati, benché siano più economici. Ciononostante uno studio comparativo tra la rifaxamina e menta piperita ha dimostrato un efficacia superiore del 12%  rispetto a quelli di sintesi.

Vantaggi

  1. Meno Effetti Collaterali: Gli antibiotici naturali tendono ad avere meno effetti collaterali[9]
  2. Meno Resistenza: I batteri hanno difficoltà a sviluppare resistenza[10]

Svantaggi

  1. Efficacia Variabile: Non tutti gli antibiotici naturali funzionano allo stesso modo[11]
  2. Non una Soluzione Definitiva: Come gli antibiotici convenzionali, non affrontano la causa sottostante[12]

Conclusioni sugli antibiotici per SIBO

Quindi gli antibiotici per SIBO convenzionali o naturali, benché efficaci nel breve periodo per alcuni, non danno effetti positivi a lungo termine e impoveriscono il microbiota. Questo è il principale motivo per cui i pazienti affetti da SIBO subiscono ricadute. Non vanno inoltre sottovalutati i possibili effetti collaterali così come il rischio che i batteri sviluppino una resistenza al medicinale, rendendolo inutilizzabile per trattamenti successivi.

Gli antibiotici per SIBO naturali, d’altra parte, hanno mostrato una buona efficacia a livello sintomatico per la SIBO, dando possibili effetti collaterali meno gravi e una minor probabilità che i microbi sviluppino resistenza. Detto ciò, va comunque tenuto a mente che sia i medicinali che fitoterapici non affrontano le cause che generano il problema, per cui è sempre necessario un approccio globale nella gestione della SIBO, curando gli aspetti relativi all’alimentazione specifica e sopratutto allo stile di vita.

Il trattamento della SIBO richiede un approccio globale che includa cambiamenti nella dieta e nello stile di vita[12]

 

Riferimenti:

  1. Quigley EMM, Quera R. Small Intestinal Bacterial Overgrowth: Roles of Antibiotics, Prebiotics, and Probiotics. Gastroenterology. 2006;130(2 Suppl 1):S78-90.
  2. Ghoshal UC. How to interpret hydrogen breath tests. J Neurogastroenterol Motil. 2011;17(3):312-317.
  3. Pimentel M, et al. Rifaximin Therapy for Patients with Irritable Bowel Syndrome without Constipation. N Engl J Med. 2011;364(1):22-32.
  4. Dethlefsen L, et al. The Pervasive Effects of an Antibiotic on the Human Gut Microbiota, as Revealed by Deep 16S rRNA Sequencing. PLoS Biol. 2008;6(11):e280.
  5. Ventola CL. The Antibiotic Resistance Crisis: Part 1: Causes and Threats. P T. 2015;40(4):277-283.
  6. Sullivan Å, et al. Effect of Antibiotic Therapy on Human Fecal Microbiota and the Relation to the Development of Clostridium difficile. Microb Drug Resist. 2009;15(4):279-283.
  7. Dukowicz AC, et al. Small Intestinal Bacterial Overgrowth: A Comprehensive Review. Gastroenterol Hepatol (N Y). 2007;3(2):112-122.
  8. Ankri S, Mirelman D. Antimicrobial properties of allicin from garlic. Microbes Infect. 1999;1(2):125-129.
  9. Mills S, et al. Herbal Medicines. 3rd ed. London: Pharmaceutical Press; 2007.
  10. Cowan MM. Plant Products as Antimicrobial Agents. Clin Microbiol Rev. 1999;12(4):564-582.
  11. Logan AC, Beaulne TM. The treatment of small intestinal bacterial overgrowth with enteric-coated peppermint oil: a case report. Altern Med Rev. 2002;7(5):410-417.
  12. Grace E, et al. Review article: small intestinal bacterial overgrowth–prevalence, clinical features, current and developing diagnostic tests, and treatment. Aliment Pharmacol Ther. 2013;38(7):674-688.
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