Antinutrienti Nelle Piante: Introduzione

Parliamo di antinutrienti contenuti nelle piante perché siamo abituati a sentire dire che frutta, verdura, semi e noci sono benefici per la nostra salute. Il che è vero, ma non tutti sanno che questi alimenti possono fare dei danno al nostro organismo, se vengono consumati in eccesso o se sono preparati incorrettamente.

antinutrienti

Quante volte abbiamo sentito dire di non mangiare troppi cibi di origine animale perché contengono tossine? Questo può essere parzialmente vero, a seconda della qualità di quello che si mangia, quello che molti non sanno è che cereali, legumi, noci e semi ne contengono spesso quantità maggiori e non necessariamente perché sono state aggiunte nella coltivazione.

Madre Natura ha messo sostanze antinutrizionali e tossine nei cereali, nelle noci, nei semi e nei legumi per una serie di motivi. I fitati, per esempio, impediscono ai cereali di germogliare precocemente. Queste tossine probabilmente arrecano danno ad animali e altri predatori che altrimenti ne mangerebbero troppi. Se le teorie evolutive sono corrette le piante “ferite” producono più inibitori e altri antinutrienti per salvare la propria specie dall’estinzione.

Quali sono gli antinutrienti contenuti nelle piante?

Gli antinutrienti contenuti nelle piante sono diversi e meritano di essere trattati singolarmente. Per questo creerò una serie di articoli, in cui vedremo quali sono queste tossine, gli effetti che hanno sulla nostra salute e infine, come neutralizzarle.

Ti accenno già di cosa parleremo:

  1. L’acido fitico
  2. Le lectine
  3. Le saponine
  4. Ossalati e Salicilati

I rimedi

In ogni articolo ti dirò come meglio poter fare per fare sì che gli antinutrienti di tali alimenti si inibiscano. Posso però già accennarti che le migliori tecniche, oltre alla cottura dei cibi, sono tre:

  • l’ammollo – sarai sicuramente già abituato a mettere i legumi in ammollo prima della cottura. Sappi che dovresti eseguire questa tecnica anche per semi e frutta secca che, poi dovresti far essiccare. Leggi in questo articolo il procedimento:
  • la germinazione – è una procedura semplice di ammollo, risciacquo ed esposizione al sole ripetuta per 2/4 volte ed è molto utile per eliminare buona parte dei nutrienti.
  • la fermentazione – è un utile processo naturale che avviene quando i microrganismi (come batteri o lieviti) iniziano la digestione dei carboidrati degli alimenti. Non solo aiuta ad eliminare gli antinutrienti, ma anche migliorare l’assimilazione dei nutrienti buoni.

Percentuale Riduzione Antinutrienti

Sola cottura per 25 min. a 100 °C – 15-20%
Ammollo in acqua e sale marino integrale per 12 a 14 ore a 20 °C, dopo cotto – 60-77%
Fermentata con siero del latte per 16 a 18 ore a 30 °C, dopo cotto – 82-88%
Ammollo in acqua e sale marino integrale per 12 a 14 ore, germinazione durante 30 ore, latto-fermentazione per 16 a 18 ore e cottura a 100 °C per 25 minuti – 97-99%

Conclusioni: è meglio smettere di mangiare i cibi con antinutrienti?

Come anticipato parleremo singolarmente di quale sia il miglior modo per neutralizzare il più possibile gli antinutrienti degli alimenti. Ti posso già anticipare però che l’eliminazione non è necessaria, almeno non per sempre. Probabilmente, se hai problemi di permeabilità intestinale, disturbi gastrointestinali o altre patologie simili, in un primo momento dovrai eliminare molti cibi. Ma con il corretto regime alimentare e i miei consigli, potrai reinserire tutto gradualmente e tornare a beneficiare dei nutrienti che questi importanti alimenti possono darti.

Questo articolo fa parte di una serie sulle tossine contenute nei cereali, legumi e semi oleosi. Ulteriori informazioni nella parte successiva:

Acido Fitico: come ridurlo senza eliminare i cibi che lo contengono

Fonti Scientifiche:

  • Petroski W, Minich DM. Is There Such a Thing as “Anti-Nutrients”? A Narrative Review of Perceived Problematic Plant Compounds. Nutrients. 2020;12(10):2929. Published 2020 Sep 24. doi:10.3390/nu12102929
  • Shi L, Arntfield SD, Nickerson M. Changes in levels of phytic acid, lectins and oxalates during soaking and cooking of Canadian pulses. Food Res Int. 2018;107:660-668. doi:10.1016/j.foodres.2018.02.056
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