Bruciare troppe calorie può non essere una buona idea

Oggi affrontiamo un argomento piuttosto sottovalutato: alcuni sportivi hanno l’abitudine di bruciare troppe calorie. La scienza della nutrizione si concentra spesso e volentieri sulle calorie, specialmente su quante se ne possono ingerire e quante vanno bruciate per ottenere un buon equilibrio fisico. Nel campo della nutrizione sportiva, invece, l’accento è rivolto al miglioramento della prestazione atletica.

Se sei uno sportivo o un atleta devi imparare a fondere insieme questi due concetti e cercare di superare la divergenza principale fra nutrizione per obiettivi estetici e sportivi: le calorie e il loro consumo in eccesso.

Probabilmente avrai sentito parlare di tasso metabolico a riposo (RMR – Resting Metabolic Rate): si tratta del dispendio energetico di una persona a riposo, incluse le funzioni metaboliche vitali come la circolazione del sangue, la respirazione, la digestione, le attività del sistema nervoso e degli altri organi. Spesso s’intende come positivo un alto RMR dopo sforzi fisici intensi come per esempio gli allenamenti ad alta intensità o HIIT perché ciò consentirebbe al fisico di continuare a bruciare calorie anche dopo l’esercizio.

In linea con la moderna tendenza a improvvisare miriadi di programmi dietetici che sostanzialmente creano semplicemente un deficit calorico orientato al dimagrimento, le persone che si allenano solamente per apparire esteticamente più attraenti si concentrano proprio sul numero di calorie bruciate, esattamente come fanno le modelle da sfilata, costrette a prestare estrema attenzione al prossimo pezzettino di pane che ingeriranno. Per questo motivo, queste persone considerano positivo un alto RMR dopo l’attività sportiva, perché ciò consente loro di continuare a bruciare le calorie che hanno il timore di assumere in eccesso.

Per contro, nessuno si sognerebbe mai di consigliare a uno sportivo professionista o a un vero e proprio atleta di continuare a bruciare calorie dopo la propria performance eseguendo le normali attività quotidiane. Questo perché dopo uno sforzo intenso o un allenamento vigoroso, l’organismo ha un estremo bisogno di recuperare. La fase di recupero dopo lo sforzo fisico, infatti, consente di rigenerare i tessuti e immagazzinare l’energia per gli allenamenti successivi, e s’intende sia dal punto di vista fisico, cioè il riposo dopo l’attività, che dal punto di vista alimentare, tramite una dieta non solo sana e nutriente, ma anche specifica.

Quindi, sai cosa dovresti fare se sei un bravo atleta dopo il tuo training quotidiano o dopo la tua performance? In sostanza niente, se non gustarti un sano pranzo che stimoli il recupero! Oppure, semplicemente riposare sul divano davanti alla tv o nel tuo comodo letto. Nell’universo degli atleti professionisti bruciare troppe calorie extra non rappresenta un effetto positivo né desiderato.

Ogni allenamento che si esegue deve essere indirizzato verso un obiettivo specifico: esercitarsi senza un target non è quello che dovrebbero fare gli atleti amatoriali e professionisti, per evitare di sprecare energie in un allenamento inutile ai fini della propria preparazione tecnica e fisica. Nella corsa a distanza, per esempio, si definisce come “junk miles” quella parte della corsa che non serve fisicamente a molto se non a incrementare il chilometraggio complessivo.

I corridori non dovrebbero quindi sprecare tempo ed energie nel cosiddetto “junk miles” perché ogni secondo del loro sforzo atletico dovrebbe essere indirizzato verso un obiettivo che potrebbe essere l’LSD (Long Slow Distance) oppure l’STT (Steady State Training) o il SIT (Sprint Interval Training). Insomma, se sei un giocatore di calcio professionista o un lottatore di arti marziali miste e ti alleni seriamente, andare in spiaggia e giocare a palla significa sostanzialmente sprecare il tuo allenamento e bruciare troppe calorie senza nessun motivo utile.

Il bilancio e il conteggio delle calorie in entrata e in uscita dunque, non appartiene al mondo degli sportivi performanti, perché il solo allenamento intenso e con target precisi abbinato ad una nutrizione sana e bilanciata per il proprio sport consente all’organismo di ricomporsi autonomamente al meglio delle proprie possibilità. Infatti, solitamente le percentuali di grasso corporeo degli atleti tendono ad essere estremamente basse senza nessun bisogno di contare le calorie: l’allenamento intenso e la sana alimentazione lavorano per loro. Al contrario, bruciare troppe calorie può essere controproducente.

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