Vitamina K: cos’è, come funziona e a cosa serve

La maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare di vitamina K2. Questa vitamina è rara nella dieta occidentale e per questo non riceve molta attenzione. Tuttavia, è potente nutriente che svolge un ruolo essenziale in molti aspetti della salute. In effetti, la vitamina K2 può essere “l’anello mancante” tra la dieta e molte patologie anche mortali.

vitamina k

Che cos’è la vitamina K

La vitamina K è stata scoperta nel 1929 come nutriente essenziale per la coagulazione del sangue. La scoperta iniziale è stata riportata in una rivista scientifica tedesca, dove è stata chiamata Koagulationsvitamin. È da quel nome che deriva la “K”. È stata scoperta anche dal leggendario dentista Weston Price, che ha viaggiato per il mondo nei primi anni del 20° secolo per studiare la relazione tra dieta e malattie. I suoi studi si sono basati su diverse popolazioni considerate primitive, che non avevano avuto nessun contatto con la civiltà moderna, né con il nostro cibo, ma sopratutto avevano mantenuto le proprie tradizioni alimentari.

Le ricerche del Dr. Price, si trovano nel testo Universitario di Harward di antropologia riassunto nell’epico libro “Nutrition and Physical Degeneration“. Gli studi fatti dal Dr. Price e le sue scoperte, sono uniche e irripetibili, in quanto molte popolazioni da lui visitate ormai non vivono più isolate e mangiano il nostro cibo (poveri loro).

Il Dr. Price ha scoperto che le diete non industriali erano elevate in alcuni nutrienti non identificati, presenti fino a 15 volte in più rispetto al cibo di allora e che sembravano fornire protezione contro la carie e le malattie croniche. Ha fatto riferimento a questo nutriente misterioso come l’attivatore X, ma oggigiorno si pensa che fosse la Vitamina K2. Ci sono due forme principali di vitamina K: la K1 (2-metil-1, 4 naftochinone), che si trova in alimenti vegetali come verdure a foglia verde, e la vitamina K2 (menachinone) che si trova in alimenti di origine animale e negli alimenti fermentati. Esiste anche una terza forma conosciuta come K3 (2-metil-1,4-naftochinone) che è una forma sintetica idrosolubile. La vitamina K2 può essere ulteriormente suddivisa in più sottotipi differenti, ma i più importanti sono MK-4 e MK-7.

Come funzionano le vitamine K1 e K2?

Il calcio è un minerale estremamente importante. È più di un semplice materiale di costruzione per ossa e denti, perché gioca un ruolo fondamentale in tutti i tipi di processi biologici.

La funzione principale della vitamina K è di modificare le proteine per dare loro la capacità di legarsi al calcio. In questo modo, la vitamina K “attiva” le proprietà leganti del calcio alle proteine. Tuttavia, i ruoli di vitamina K1 e K2 sono ben diversi e in molti ritengono che essi dovrebbero essere classificati come sostanze nutritive separate. La vitamina K1 è principalmente usata dal fegato per attivare le proteine leganti del calcio coinvolte nella coagulazione del sangue, mentre la K2 viene utilizzata per attivare proteine che regolano dove il calcio finisce nel corpo.

La Vitamina K2 può aiutare a prevenire malattie cardiovascolari

I depositi di Calcio nelle arterie intorno al cuore sono un fattore di rischio enorme per malattie cardiache. Per questo motivo, tutto ciò che può ridurre questo accumulo di calcio può aiutare a prevenire le malattie cardiache. Si ritiene che la vitamina K2 aiuti a prevenire i depositi di calcio nelle arterie. Nello studio di Rotterdam, coloro chevitamina k2 hanno avuto la più alta assunzione di vitamina K2 hanno avuto il 52% in meno di probabilità di sviluppare la calcificazione delle arterie e hanno avuto un rischio del 57% più basso di morire di malattie cardiache, per un periodo di 7-10 anni.

Un altro studio su 16.057 donne ha trovato che i partecipanti con la più alta assunzione di vitamina K2 avevano un rischio molto più basso di malattie cardiache. Per ogni 10 microgrammi di K2 che hanno consumato al giorno, il rischio di malattie cardiache è stato ridotto del 9%. Per la cronaca, la vitamina K1 non ha avuto influenza in nessuno di questi studi. Tuttavia, bisogna tenere presente che gli studi di cui sopra sono i cosiddetti studi osservazionali, che non possono dimostrare causa ed effetto. Purtroppo, secondo i pochi studi controllati che sono stati fatti sulla Vitamina K1, questa sembra essere inefficace. Abbiamo un disperato bisogno di alcuni studi clinici controllati a lungo termine della Vitamina K2 e malattie cardiache. C’è un meccanismo biologico altamente plausibile per la sua efficacia, e le forti correlazioni si trovano in studi osservazionali. L’importanza di questo non può essere comunque sottovalutata, in quanto le malattie cardiovascolari sono la causa più comune al mondo di morte. Sono morte 14 milioni di persone nel solo anno 2012 per malattie cardiache.

La Vitamina K2 può migliorare la salute delle ossa e aiutare a prevenire l’osteoporosi

L’osteoporosi (ossa “porose”) è un problema comune nei paesi occidentali. È particolarmente comune tra le donne anziane e aumenta fortemente il rischio di fratture. Come accennato in precedenza, la vitamina K2 svolge un ruolo centrale nel metabolismo del calcio, il minerale principale che si trova nelle ossa. La vitamina K2 attiva l’attività legante del calcio di due proteine chiamate matrice proteica GLA e osteocalcina, che aiutano a costruire e mantenere l’integrità delleossa. È interessante notare che abbiamo, in questo caso, studi controllati che dimostrano i benefici della Vitamina K2 per la salute delle ossa.

Uno studio di 3 anni in 244 donne in postmenopausa ha scoperto che coloro che assumono integratori alimentari di vitamina K2 hanno avuto una diminuzione molto più lenta della densità minerale ossea legata all’età. Studi di lunga durata sulle donne giapponesi hanno dimostrato benefici simili, anche se hanno fatto utilizzare dosi molto elevate. Su 13 studi, uno solo non è riuscito a mostrare un miglioramento significativo. Sette di questi studi includevano anche le fratture e hanno scoperto che la vitamina K2 riduce le fratture vertebrali del 60%, le fratture dell’anca del 77% e tutte le fratture non-vertebrali del 81%. In linea con questi risultati, il governo Giapponese consiglia ufficialmente l’integrazione alimentare di Vitamina K2 per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. Tuttavia, alcuni ricercatori non sono convinti. Due grandi studi di revisione hanno concluso che non ci sono prove sufficienti per raccomandare l’integrazione alimentare di Vitamina K2 per questo scopo.

La Vitamina K2 Può Migliorare La Salute Dei Denti

I ricercatori hanno ipotizzato che la vitamina K2 può influenzare la salute dentale. Tuttavia, nessuno studio condotto su umani ha mai analizzato questo direttamente. Sulla base di studi sugli animali e il ruolo della Vitamina K2 nel metabolismo osseo, è ragionevole supporre che ha un impatto anche sulla salute dentale.

Una delle principali proteine regolatrici in salute dentale è l’osteocalcina, la stessa proteina che è fondamentale per il metabolismo osseo e che viene attivata dalla Vitamina K2. L’osteocalcina innesca un meccanismo che stimola la crescita di nuova dentina, che è il tessuto calcificato sotto lo smalto sui denti. Le vitamina A e D si crede che svolgano un ruolo importante, lavorando in sinergia con la Vitamina K2.

La Vitamina K2 può aiutare a combattere il cancro

Il cancro è una comune causa di morte nei paesi occidentali. Anche se la medicina moderna ha trovato molti modi per combatterlo, nuovi casi di cancro sono ancora in aumento. Di conseguenza, trovare strategie di prevenzione efficaci è della massima importanza. È interessante notare che molti studi sono stati condotti sulla Vitamina K2 e alcuni tipi di cancro.

Due studi clinici hanno suggerito che la Vitamina K2 riduce la ricaduta di cancro del fegato e aumenta il tempo di sopravvivenza. Uno studio osservazionale su 11.000 uomini ha anche scoperto che un apporto adeguato di Vitamina K2 alto è stato collegato a un rischio del 63% più basso di cancro della prostata avanzato. La vitamina K1 non ha dimostrato avere alcun effetto.

Speriamo che avremo alcuni studi migliori in questo campo nel prossimo futuro.

Alimenti Ricchi In Vitamina K2

Gli esseri umani possono parzialmente convertire la vitamina K1 a K2 nel corpo. Questo è utile da sapere perché la quantità di Vitamina K1 nella dieta moderna è dieci volte superiore a quella di Vitamina K2. Tuttavia, gli studi indicano che il processo di conversione è inefficiente, perché abbiamo molti più benefici dal mangiare direttamente cibi ricchi in Vitamina K2. La vitamina K2 è prodotta anche dai batteri nell’intestino crasso e ci sono studi che dimostrano che gli antibiotici ad ampio spettro possono contribuire alla carenza di K2.

Purtroppo, l’assunzione media di questa importante sostanza nutritiva è incredibilmente bassa nella dieta moderna. La vitamina K2 si trova principalmente in alcuni alimenti di origine animale e alimenti fermentati, che la maggior parte delle persone non mangiano più e non sanno neppure cosa siano (eccetto i miei pazienti). Fonti animali ricche di Vitamina K2 includono i cibi ad alto contenuto di grassi lattiero-caseari da mucche allevate al pascolo ruminando erba, frattaglie (fegato, reni, lingua, cervella e altri cibi tradizionali della dieta Mediterranea), così come i tuorli d’uovo da galline cresciute allo stato brado (se compri le uova biologiche scordati che i polli vengano allevati all’aria aperta, semplicemente usano mangime biologico). La vitamina K è liposolubile, il che significa che i cibi a basso contenuto di grassi animali e magri non ne contengono molta. Gli alimenti provenienti da animali contengono il sottotipo MK-4, mentre gli alimenti fermentati come crauti, natto e miso contengono più dei sottotipi più lunghi, MK-5 per MK-14.

Visto che la maggior parte degli animali sono alimentati con grano e soia invece dell’erba, i loro derivati della dieta moderna sono carenti di vitamina K2. Puoi però fare i crauti fermentati a casa tua, o mangiare formaggi artigianali quali il parmigiano, l’asiago, ecc. che sono ricchi di vitamina K2 (in quanto sono fatti con latte crudo di animali allevati al pascolo), il latte crudo e i suoi derivati (in quanto viene ESCLUSIVAMENTE da animali allevati al pascolo) e il burro chiarificato. Puoi cercare nelle vicinanze una piccola fattoria che alleva animali al pascolo e produce alimenti caseari oppure puoi comprare il latte crudo certificato che ormai si trova in tutta l’Italia e approfittarne per fare il tuo kefir (trovi la ricetta qui sul sito), il burro, la panna o lo yogurt, che sono semplicissimi da fare.

Conclusioni

Ho la fortuna di non comprare nulla se non poche cose al supermercato, perché il pesce lo compro dai pescatori, la frutta e la verdura dal contadino e le uova, la carne, il pollo, le frattaglie e i latticini crudi in una fattoria certificata che si trova a un’ora di macchina da casa mia. So che non tutti hanno questa fortuna, ma vale la pena ingegnarsi un po’ e trovare il modo di mangiare cibi ricchi in Vitamina K2, visto che la dieta classica moderna ne fornisce poca. Molti miei articoli e ricette parlano di alimenti che apportano questa importante vitamina. Leggine il più possibile e ti sarà molto più semplice integrarla.

Riferimenti:

  • Newman P. Vitamin K Metabolism. Subcellular Biochemistry.  30: 455-488
  • Shurgers LJ. Vitamin K-containing dietary supplements: comparison of synthetic vitamin K1 and natto-derived menaquinone-7. Blood. 2007 Apr 15;109(8):3279-83
  • Brini M. Intracellular Calcium Homeostasis and Signaling. Metallomics and the Cell.  2012 Dec. 5; (12): 1119-168
  • Spronk HM. Tissue-specific utilization of menaquinone-4 results in the prevention of arterial calcification in warfarin-treated rats. J Vasc Res. 2003 Nov-Dec;40(6):531-7
  • Kramer CK. Coronary artery calcium score prediction of all cause mortality and cardiovascular events in people with type 2 diabetes: systematic review and meta-analysis. BMJ. 2013 Mar 25; (346):1654
  • Detrano R. Coronary calcium as a predictor of coronary events in four racial or ethnic groups. N Engl J Med. 2008 Mar 27;358(13)
  • Asmar M. Vitamin K Dependent Proteins and the Role of Vitamin K2 in the Modulation of Vascular Calcification: A Review. Oman Med J. 2014 May; 29(3): 172–17
  • Geleijnse J. Dietary Intake of Menaquinone Is Associated with a Reduced Risk of Coronary Heart Disease: The Rotterdam Study. J. Nutr. 2004 Nov. 1. 134(11): 3100-3105
  • Gast GC. A high menaquinone intake reduces the incidence of coronary heart disease. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2009 Sep;19(7):504-10
  • Shea M. Vitamin K Status and Vascular Calcification: Evidence from Observational and Clinical Studies. Adv Nutr. 2012 March; 3: 158-165
  • Shearer M. Vitamin K Nutrition, Metabolism, and Requirements: Current Concepts and Future Research. Adv Nutr.  2012 March; 3: 182-195
  • Devyani M. Vitamin K Deficiency Is Associated with Incident Knee Osteoarthritis. Amer J Med. 2013 March; 126 (3): 243-248
  • Knapen M. Three-year low-dose menaquinone-7 supplementation helps decrease bone loss in healthy postmenopausal women. Osteoporosis Int. 2013 Sept. 24(9): 2499-2507
  • Cockayne S. Vitamin K and the prevention of fractures: systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Arch Intern Med. 2006 Jun 26;166(12):1256-61
  • Ishida Y. Vitamin K2. Clin Calcium. 2008 Oct;18(10):1476-82
  • Fang Y. Effect of vitamin K on bone mineral density: a meta-analysis of randomized controlled trials. J Bone and Min Met. 2012 Jan. 30(1): 60-68
  • Hamidi M. Vitamin K and musculoskeletal health in postmenopausal women. 2014, Aug. Molec Nutr and Cell Res. 58(8): 1647-1657
  • Koshihara Y. Vitamin K2 enhances osteocalcin accumulation in the extracellular matrix of human osteoblasts in vitro. J Bone Miner Res. 1997 Mar;12(3):431-8
  • Thaweboon S. Induction of type I collagen and osteocalcin in human dental pulp cells by retinoic acid. Southeast Asian J Trop Med Public Health. 2005 Jul;36(4):1066-9
  • Oliva A. Effect of retinoic acid on osteocalcin gene expression in human osteoblasts. Biochem Biophys Res Commun. 1993 Mar 31;191(3):908-14
  • Mizuta T. The effect of menatetrenone, a vitamin K2 analog, on disease recurrence and survival in patients with hepatocellular carcinoma after curative treatment: a pilot study. Cancer. 2006 Feb 15;106(4):867-72
  • Nimptsch K. Dietary intake of vitamin K and risk of prostate cancer in the Heidelberg cohort of the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC-Heidelberg). Am J Clin Nutr. 2008 Apr;87(4):985-92
  • Conly JM. The production of menaquinones (vitamin K2) by intestinal bacteria and their role in maintaining coagulation homeostasis. Prog Food Nutr Sci. 1992 Oct-Dec;16(4):307-43
  • Conly JM. Reduction of vitamin K2 concentrations in human liver associated with the use of broad spectrum antimicrobials. Clin Invest Med. 1994 Dec;17(6):531-9
  • Schurgers LJ. Nutritional Intake of Vitamins K1 (Phylloquinone) and K2 (Menaquinone) in The Netherlands. J Nutr Env Med. 2009, Jul 13. 9(2)
  • Schurgers LJ. Determination of phylloquinone and menaquinones in food. Effect of food matrix on circulating vitamin K concentrations. Haemostasis. 2000 Nov-Dec;30(6):298-307
  • Kidd PM. Vitamins D and K as pleiotropic nutrients: clinical importance to the skeletal and cardiovascular systems and preliminary evidence for synergy. Altern Med Rev. 2010 Sep;15(3):199-222

4 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento